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La lista di sintomi e sensazioni che possono manifestarsi negli attacchi di panico è molto lunga. Tra i sintomi più frequenti ci sono sicuramente quelli cardiaci e respiratori: palpitazioni, tachicardia, respiro corto, sensazione di non riuscire a respirare, oppressione toracica, nodo alla gola, etc.
La causa di questi sinomi è semplice: quando ci troviamo in una situazione di pericolo il corpo attiva immediatamente tutti gli organi e le funzioni che possono essere utili per fuggire o attaccare.
Si chiama reazione attacco/fuga ed è essenziale per la sopravvivenza delle specie. Non a caso la reazione attacco/fuga è presente in tutti i mammiferi, inclusi gli umani.
L'unica differenza tra noi e gli altri mammiferi è che negli umani la reazione attacco/fuga può attivarsi anche se solo immaginiamo un pericolo.
Fino a questo punto siamo nella assoluta normalità.
Tutti gli esseri umani sperimentano la reazione di allarme (o attacco/fuga) quando pensiamo a qualcosa che potrebbe capitarci. Questa reazione di allarme per cose che immaginiamo viene chiamata comunemente ansia.
E chi non è stato in ansia pensando a un esame difficile, a un incontro di lavoro, a un incontro sentimentale, alla paura di essere abbandonati, o di ammalarsi o morire?
Ciò che contraddistingue invece gli attacchi di panico è che ciò che attiva l'immaginazione di pericolo è l'attacco di panico stesso!
Si tratta di un noto circolo vizioso, chiamato per questo paura della paura, in cui ciò che mi spaventa è l'idea di sentirmi spaventato. Ciò che mi spaventa è l'idea di poter stare in ansia. Ciò che mi spaventa è che quest'ansia cresca fino al panico.
Naturalmente quel che succede è che quando sono in ansia mi spavento e quindi la mia ansia aumenta fino al panico.
Nel caso dei sintomi cardiaci e respiratori del panico, il circolo vizioso è particolarmente evidente.
Appena avverto la sensazione del cuore che batte più in fretta, oppure la sensazione di fame d'aria, sono preso immediatamente dalla paura che questi sintomi crescano ancora di più e in effetti crescono rapidamente di intensità proprio perché mi spaventano.
Per affrontare e risolvere questo circolo vizioso è indispensabile imparare ad accogliere proprio le sensazioni che temiamo di più, imparare a sentirle come sensazioni assolutamente innocue e fisiologiche. E quindi è importante imparare a distinguere ciò che sento da ciò che immagino.
La mia mente mi dice che sta accadendo qualcosa di terribile, le sensazioni sono assolutamente innocue.
L'interruzione del circolo vizioso è uno degli obiettivi fondamentali della terapia cognitivo comportamentale con degli interventi ad hoc, come la respirazione lenta controllata, la ristrutturazione cognitiva, e più recentemente con le tecniche di defusione.
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Psichiatra, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e docente di terapie cognitive di terza generazione integrate con la mindfulness, fondatore dell'Istituto per la Applicazioni della Mindfulness alla psicoterapia e la medicina. Direttore scientifico dei Centri Anti Panico.