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Psichiatra, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e docente di terapie cognitive di terza generazione integrate con la mindfulness, fondatore dell'Istituto per la Applicazioni della Mindfulness alla psicoterapia e la medicina. Direttore scientifico dei Centri Anti Panico.
Le quattro posture fondamentali dello yoga e la mindfulness di movimento
Le posizioni che abbiamo effettuato fino a questo momento sono solo degli esempi di possibili sequenze.
Nello Yoga esistono infinite possibili sequenze di posizioni da tenere nel corso di ciascuna sessione.
Tutte le posizioni però appartengono a quattro posture fondamentali: in piedi, seduti, proni e supini.
Sia che si esegua una posizione in piedi, o seduti, o proni (a faccia in giù) o supini (a faccia in su), è importante prestare attenzione all'allineamento del corpo. E cioè alla posizione delle spalle (abbassate, distanti dalla testa e con il torace aperto), delle gambe (con i glutei e i quadricipiti contratti), e della schiena (dritta e senza curvare le spalle).
Un istruttore di yoga è fondamentale per curare gli allineamenti fondamentali e dunque trarre il massimo beneficio dalle posture.
Lo yoga, oltre ai benefici insiti nella sua pratica, insegna anche che la mindfulness non è necessariamente una pratica di immobilità. Qualsiasi movimento può essere effettuato con attenzione aperta e consapevole.
La pratica dello yoga e la mindfulness in movimento insegnano che "l'immobilità" richiesta dalla mindfulness non è necessariamente quella del corpo, ma una speciale attenzione alla nostra esperienza, un'attenzione aperta, benevolente, che registra ciò che avviene momento dopo momento nei nostri sensi e nella nostra mente.
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